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Altro successo dell’intelligence italiana. Liberato Sergio Favalli, imprenditore 62enne di Moretta, nel cuneese, rapito in Nigeria alla fine dello scorso mese di marzo. Dopo aver riportato in Italia solo qualche giorno fa il connazionale Sergio Zanotti, per tre anni ostaggio in Siria, l’Aise, al termine di una tempestiva e intensa attività intelligence condotta sul campo, è riuscita a ottenere la liberazione di un altro connazionale.
FARNESINA – Il caso, a quanto si apprende, è stato seguito dall’unità di crisi della Farnesina sin dai primi momenti, in raccordo con il comparto sicurezza. L’unità di crisi, inoltre, insieme all’ambasciata d’Italia ad Abuja, ha mantenuto i contatti con i famigliari di Favalli per tutti i 13 giorni del sequestro.
LA PRIGIONIA – Si sarebbe trattato di un rapimento a scopo economico: a mettere in allerta l’intelligence italiana sarebbe stato un connazionale in contatto con la moglie nigeriana di Favalli. Non si conoscono al momento i dettagli esatti del luogo della prigionia.
IL FASCICOLO – Del suo rapimento si è appreso solo in queste ore, dopo che è stato liberato dagli uomini dell’Aise. A quanto si apprende, Favalli avrebbe trascorso i suoi 13 giorni di prigionia nelle mani di una banda di criminali locali. In merito al rapimento, il pm Sergio Colaiocco ha aperto un fascicolo per sequestro di persona con finalità di terrorismo e Favalli verrà ascoltato dai magistrati romani.